2 commenti

  1. Luigi Lacquaniti

    Il lieto fine di questa storia non era scontato. E questo lo rende ancora più lieto. Fra i tanti insegnamenti che traiamo, vi è il ruolo essenziale che svolgono gli insegnanti. Per quanto ci possano sembrare insignificanti, queste vicende segnano profondamente i bambini. Una reazione sbagliata a quell’età crea terremoti nell’animo fragile di bimbe e bimbi, solchi profondi. Ripenso alla scuola della mia infanzia, agli insegnanti della mia infanzia, alle bacchettate alle palme delle mani, al disinteresse alle relazioni personali dentro la classe, ché tanto ce la dobbiamo cavare da soli… In 30/40 anni è cambiato molto nella scuola e ancora molto deve cambiare. Un applauso allora a queste insegnanti accorte.

  2. Alessandra Spada

    Grazie ancora Luigi.
    Come sono d’accordo, negli scorsi anni in Italia alle medie mi è capitato ancora di sentirmi dire da altri genitori che a dodici anni devono cavarsela da soli, che non dobbiamo immischiarci.
    Come non è vero! A dodici anni li stiamo ancora accompagnando, insegnando l’importanza delle relazioni, lasciando loro spazio ma offrendo ancora la nostra guida. E gli insegnanti sono eccome parte in causa, come si vede la differenza quando sono preparati ad occuparsene.
    Qui non sono lasciati alla loro iniziativa personale, è parte del loro dovere, glielo hanno insegnato a scuola e non pensano di meritarsi un applauso anche a se a me sgorga dal cuore.

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