Oggi mi chiamano da scuola per chiedere se posso ritirare un figlio che per la forte tosse e il mal di testa non riesce a seguire le lezioni.
Una volta a casa, passata un’oretta a riposare, è pronto ad uscire ed ad andare agli allenamenti.
Mi oppongo, e lo invito a passare una giornata di calma senza stancarsi e sudare.
La sua risposta è di rifiuto, non accetta, si sente bene, in forma e in grado di fare tutto.
La tosse continua, è secca e fastidiosa per la gola.
Comincia ad attaccare denunciando di sentirsi come in prigione e così via…
Lo invito a osservare che la differenza sta in come le prendiamo, le situazioni, ma le mie parole sono inutili, anzi, fanno aumentare la rabbia.
Ok, fuori non c’è freddo… usciamo!
“Mettetevi gli scarponcini, andiamo a fare due passi nel bosco.”
Risposta: Bambini contrari, imbronciati, si rifiutano, vogliono stare con i loro amici.
Mi devo imporre, uffà, ma vado avanti.
Partiamo e loro mi camminano a 10 metri di distanza.
Attraversiamo il fiume, entriamo nel bosco, li accompagno a vedere i nuovi sentieri che nei giorni precedenti ho aperto con l’aiuto di un amico.
E così c’ imbattiamo in scenari nuovi, trovano un albero che si è piegato formando una capanna naturale, gli sguardi s’ illuminano, sorrisi… e tutto è passato!
Nel giro di poco sono già alla ricerca di un luogo che possa accogliere nuove avventure!
Cunicoli, anfratti, creati da animali selvatici, diventano quartier generale, torretta d’avvistamento e uscita secondaria.
Io, con la scusa di continuare con l’apertura del sentiero, vado avanti con guanti e marassa a togliere rovi e rami secchi ma presto vengo coinvolta, sono invitata ufficialmente a entrare, a patto di aiutarli a pulire per bene un’area adibita a salotto.
Finiamo il lavoro tutti soddisfatti!
Loro non vedono l’ora di parlarne con i loro amici, tornare domani e continuare l’avventura.
Torneranno? Chissà.
Sarà solo per oggi? Non importa.
Verso casa, ci teniamo per mano, Edo mi ringrazia e mi dice che sono di nuovo sua madre.
“Non lo ero più? Capisco.”
Ci siamo divertiti, ci siamo bastati, noi nella natura.
E così, la natura, spettatrice silenziosa, non delude mai, è lì a disposizione di tutti e la ringrazio, ogni giorno.