La redazione cultura mi è scappata dalle mani.
Legge molto ma scrive poco. E comunque è molto occupata.
Chi combattendo la guarigione del proprio dito a suon di quattro ore di salamoia in Adriatico.
– Dai vieni fuori!
–No!
–Dai è più di un’ora che sei in acqua, fai asciugare un momento quel povero dito, cambiamo il cerotto.
–No!
–Guarda che io domani parto e non posso pensare che la nonna debba passare il tempo a fare la guerra con te. Ti porto via con me.
-Siete cattive! E io mi vergogno di voi e ora me ne vado in un’altra spiaggia a cercare una famiglia che sappia come si trattano i bambini!
E’ andato poco più in là a giocare a racchettoni, forse come nuova famiglia intende una comune di pari senza regole assurde come mangiare, asciugarsi, ogni tanto vestirsi. Lui è a posto così, una palla, qualche amico, una distesa d’acqua melmosa, il resto è superfluo.
Chi leggendo tutti i romanzi che aveva chiesto per la promozione, ma sostenendo che non ha tempo per le recensioni.
Chi invece fuggendo oltremanica e venendo probabilmente rapito dagli alieni che gli hanno fatto un lavaggio del cervello.
Ho portato all’aeroporto un adolescente musone, ansioso di liberarsi di me a cui ho detto:
-Io non ti rompo le scatole con telefonate, ma tu mi dai notizie 1. quando all’aeroporto trovi la tua tutor, mi basta un messaggio, “niente attentati, sono arrivato, trovata Ali, tutto bene”. 2. Quando sei sistemato in famiglia. 3. Quando sei andato a scuola. Poi per il resto ci vediamo all’aeroporto il 15.
E invece mi risponde spesso un ragazzo cordiale, loquace e di ottimo umore, a cui tutti stanno simpaticissmi, pieno d’impegni e nuovi amici, e che esce tutte le sere.
A delightful son!
Mi ha scritto l’Host Mother.
Se parlava del mio, voglio le prove.
Comunque per dire, che o mi arrivano altri volontari, o la redazione cultura se ne va in vacanza e sospende le recensioni, proprio quando ce ne sarebbe più bisogno, scusatemi, faccio quello che posso.
