La mia bambina stamattina va a Berna.
La sua capo e vice squadriglia settimana prossima passano nel gruppo dei grandi, e per salutarle le ragazze hanno organizzato a sorpresa una gita a Bernaqua, un super parco acquatico e centro benessere.
Vanno e tornano in treno da sole, partenza alle 7,00, poi si fermano a dormire tutte da una di loro. Genitori convocati per domenica mattina.
Da una settimana si scambiano messaggini in gran segreto, l’organizzazione è stata curata nei minimi dettagli, le festeggiate non sospettano nulla.
A un certo punto lei timidamente ci ha detto che ci sarebbero stati dei costi per i biglietti, secondo una sua stima niente di grave.
Alla fine anda e rianda in treno con biglietto dell’ultimo minuto, più ingresso in piscina, costano in proporzione come dieci giorni di campo estivo.
Non lo aveva capito, nè lei, nè nessuna delle giovani organizzatrici. Voleva pagare coi suoi risparmi, ma l’abbiamo rassicurata, lei non è andata in Inghilterra quest’estate e non ci chiede mai soldi per uscire con le amiche, l’importante che si renda conto del valore delle cose e si goda la giornata e guardi almeno un po’ la città non solo la piscina.
Ieri sera all’ultimo minuto, mi ha telefonato la futura capa squadriglia per verificare se i costi non fossero un problema, ho come l’impressione che sua sorella maggiore che è capa branca le abbia tirato le orecchie. Le ho risposto che non è un problema, perché é un’eccezione, tutte le settimane non potremmo permettercelo.
Alla fine ho convinto la mia ragazza a portare almeno un pacco di brioches da condividere, ché se devono comprarsi tutti i pasti a Berna altro che budget. Si è alzata da sola alle 6 ed è andata piena di tosse e felicità. Conto sul bagno turco per rimetterla in forma.
Intanto dai maschi, il caposquadrglia che passa è mio figlio, ma non sembra proprio che abbiano organizzato sorprese. Tutt’altro spirito.
–Sabato prossimo è la mia ultima giornata da caposquadriglia, mi piacerebbe dopo fare qualcosa con loro, magari li porto al cinema, ma costa quindici franchi a testa, non vorrei che fosse un problema, e poi tutti i film belli sono vietati ai minori di dodici anni e non tutti possono venire. E i genitori mi uccidono se organizzo all’ultimo minuto…non so che fare.
– Vuoi invitarli a casa per una cena?
–Magari sì mamma, grazie mille.
E così mentre le ragazze passano da una vasca calda a uno scivolo, sorseggiando un succo di frutta a bordo piscina, io avrò a casa tra i cinque e i dieci scout affamati.
Non so ancora se stare in cucina a contenere l’impatto o abbandonare la nave.
Certo a essere più furba mi sarei dovuta offrire di accompagnare le femmine, non si sa mai nel centro benessere più grande del bernese che incontri possano fare, meglio una mamma che le controlli da vicino, magari mentre fa una sauna.