Mentre in Italia ancora si gusta l’inizio della scuola, freschi freschi di vacanze, qui siamo decisamente già stufi.
È passato un mese ed evidentemente la pazienza è in stato di sofferenza, e visto che mio figlio minore non è tipo da tenersele per sè, i messaggi sono arrivati pieni di colore.
La maestra L. per essere sicura che la leggiamo, magari per sdrammatizzare, o forse per sua passione personale, quando riempie le righe destinate alle comunicazioni con la famiglia, lo fa con le penne colorate.
Così lunedì in turchese ci scrive:
–Oggi T. era molto agitato e durante l’ora di ginnastica non ha rispettato le consegne.
Giovedì in verde:
–Oggi invece era molto stanco e faticava a concentrarsi, un buon weekend di riposo è quello che ci vuole per ripartire settimana prossima pieno di energia.
Venerdì in arancione:
–E per concludere il bilancio della settimana, oggi pomeriggio è rientrato a scuola con 5′ di ritardo insieme a D.
Dunque considerando che nel supposto weekend di riposo noi ci abbiamo infilato un anda e rianda dall’Italia, una festa con cinquanta persone e la più lunga giocata a nascondino che la Valsesia ricordi.
Posso solo sperare che la maestra L. sia dotata d’infinita pazienza e amore per l’arte della callligrafia in colore, perché mi sa tanto che da qui alle vacanze d’ottobre avremo diverse cose da dirci.