3 commenti

  1. Luigi

    Mi riconosco nelle cose che scrivi. Da qualche mese ho realizzato un sogno che era nato molto tempo fa, davanti alle immagini di un film d’essai dimenticato, “Il pianeta azzurro” di F. Piavoli (1981). Vivo un’antica cascina del mantovano, nei pressi del Po. Una scelta che è diventata anche un programma educativo per le mie figlie. Loro vivono con la loro mamma. Ma quando io lascio le mie responsabilità romane e le bambine vengono a trovarmi per un fine settimana, o per le loro vacanze, è bellissimo riscoprire la tranquillità della vita di campagna. Un percorso educativo che è appena all’inizio e che non consiste solo nella riscoperta del verde, ché è una cosa che si può fare pure in città, ma soprattutto nell’esplorazione dei ritmi stagionali e dei cicli di vita dimenticati. Presto riavvieremo gli orti, tornerà il caldo con le generosità degli alberi da frutta, prenderemo qualche animale da cortile, e già immagino il loro stupore infantile. Nelle notti appena trascorse il plenilunio si rifletteva nel silenzio sui prati, sui coppi antichi: uno spettacolo di incredibile bellezza.

    • Alessandra Spada

      Grazie Luigi,
      che belle immagini ci hai regalato, le tue parole insieme al racconto di Azzurra ci dicono di bimbi liberi e felici. Se hai voglia di continuare i tuoi racconti, FQCP sarà felicissimo di ospitarti più spesso…vogliamo sapere degli orti e degli animali!

    • Azzurra

      grazie Luigi delle belle immagini che, con le tue parole, hanno preso forma. E’ vero, in Natura c’è spazio per tutti, per crescere, fantasticare, imparare insieme, ma soprattutto per il tempo che, rallentando, riprende il suo ritmo antico.

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