1. Ci racconti un po’ di te?
Sono mamma di tre bambine, ho un lavoro intenso che mi porta in giro per il mondo e al quale continuo ad appassionarmi grazie al solido sostegno di un uomo che fa da papà, mamma e anche un po’ da governante, che mi saluta sornione quando parto all’alba e mi riaccoglie sereno al ritorno, dopo un giorno o una settimana. Vivo ossessionata dai sensi di colpa ma con l’intima speranza di lasciare un’eredità di autonomia e passione alle mie bambine, che sembrano crescere con armonia nonostante la logistica infernale.
2. Cosa vuol dire, per te, da genitore, fare quello che puoi?
Fare quello che posso vuol dire affannarsi…e cercare fare e dare il meglio al gruppo famiglia che rappresenta le mie, le nostre radici e il mio, il nostro futuro.
3. Nella vostra famiglia come stanno insieme casa e lavoro?
Ah, casa e lavoro. Stanno insieme grazie ad un grande papà molto più che grazie a me. Casa e lavoro stanno insieme perchè lui è granitico e immutabile mentre a me capita di essere sbatacchiata qua e là per il mondo per lavoro. Questo vuol dire conoscere i propri sensi di colpa quasi più delle proprie figlie, mettere la sveglia alle due del mattino soltanto per dire “Ciao bambine! Buongiorno e buona scuola!”scrivere e seminare bigliettini dolci ovunque.
4. C’è qualcosa che ti manca o che ti piacerebbe fosse diverso nelle tue giornate?
Il tempo. Tempotempotempo per non essere affannata. Il tempo per allungarsi in chiacchiere, per ricavare un momento per me magari per meditare o per una coccola. Il tempo di non avere fretta.
5. Quale è la cosa che ami di più fare coi tuoi figli?
Ridere, leggere, parlare con loro. Ma soprattutto guardarle mentre dormono, in quel momento di sospensione tra il loro sonno e la mia veglia. In quel momento l’amore prende corpo e diventa fisico, percepibile e immenso, più di sempre.
6. Per finire, pensi che FQCP possa fare qualcosa di bello per te?
Mi piacerebbe che FQCP diventasse un manuale per non sbagliare, ma temo non sia possibile. Quello che FQCP farà per me sarà però darmi la possibilità di confrontarmi con chi ha dubbi e certezze uguali e diverse. Certo, ciascuna mamma e ciascun papà vive la genitorialità con una speciale ed unica attitudine personale all’essere genitore, ma sono certa che piccoli frammenti di gioie e riflessioni faranno crescere tutti noi.
Giada Maramaldi per FQCP