Il mercoledì pomeriggio qui non si va a scuola e si ha tempo per un sacco di cose, anche per annoiarsi.
– Mamma non so proprio cosa fare…
– Tesoro se proprio non vuoi giocare a calcio, leggere un libro, giocare col lego e neanche dipingere, potresti provare un po’ il microscopio che ti ha portato babbo natale mentre io aiuto tuo fratello con questi problemi di matematica. Poi quando torna tua sorella potreste fare una partita a qualcosa insieme ( e se non sarà ancora ora di cena io forse riuscirò a lavorare un po’)…
Mentre io e il grande ci stavamo scontrando da una ventina di minuti coi problemi di geometria, il piccolo scienziato arriva in soggiorno tutto fiero con in mano una provetta piena di un liquido blu, le mani dello stesso colore, gli occhi scuri che brillano.
– Bello, amore cosa hai fatto?
– Un esperimento!
Il fratello adolescente sgamato:
– E quel colore blu da dove viene?
Gli occhi brillanti guardano un po’ in giro evitando i nostri e mentre a noi viene veramente da ridere ci dice:
– È una pastiglia che si scioglie.
– E dove l’hai presa?
– Dalla scatola degli esperimenti di botanica di mia sorella.
– Quegli esperimenti che ha portato a lei babbo natale e che non ti lascia mai toccare da solo?
Annuisce piuttosto soddisfatto della sua astuzia, a quel punto le nostre risate sono trattenute davvero a stento.
– Mmh, tesoro tua sorella sta per arrivare e allora sarà meglio che tu glielo dica e che trovi qualcosa da offrirle per scusarti, un piacere, uno scambio. Sono sicura che se glielo dici tu con gentilezza non si arrabbierà troppo, ma se lo scopre da sola farà di certo una sfuriata.
– E se io me ne frego e faccio finta di niente?
– Allora tocca che glielo dica io stasera e lei si arrabbierà molto.
Mentre noi aggrediamo di nuovo il disegno in scala 1:5 di una bandiera di 8 dm di area composta da otto pezzi di stoffa di forme diverse ma area uguale, il colpevole ci ronza in torno con aria sempre più inquieta.
– Mamma! Io non glielo dico! Ho deciso! Tu sei la mia responsabile e quindi glielo dici tu!
– Io che sono la tua responsabile ti dico che è molto meglio se glielo dici tu, e comunque fino a stasera io non glielo dico così hai il tempo di pensarci su.
La straziante attesa del condannato è per fortuna presto interrotta dall’arrivo della sorella, che vedendoci tutti riuniti in soggiorno capisce subito che c’è qualcosa di strano.
A quel punto il piccolo manigoldo non può più reggere la tensione, meglio confessare. Decide però che certe cose si sbrigano meglio in privato, quindi si ritira in confessionale con la sorella.
Finita la geometria il grande va in camera a prendere francese e torna sogghignando:
– Mamma guarda che hai creato un mostro: quei due sono là, con lei sdraiata sul letto che esamina con sufficienza le cose che lui le sta portando come baratto, “questo no, portami qualcosa d’altro…”, io gliel’ho detto che per una mezza pastiglia di colorante usato non è che lei può chiedergli di tutto, ma sai com’è non mi ascolta…
Alla fine pare si siano accordati per un temperamatite vecchio ma funzionante.
E alla responsabile resta il dubbio di non aver passato la lezione giusta…