Eccomi qui, è lunedì, e come mi hanno scritto, è il lunedì più lunedì dell’anno.
Quindi ora che ho messo in tredici puntate la mia storia triste, ma non solo, è ora di passare a faccende più allegre.
Visto che dopo quel novembre che ha cambiato tutto ne sono passati altri diciannove.
E di sicuro le cose belle hanno superato quelle brutte, anche se ci hanno messo un altro po’ ad arrivare.
Fare il genitore è un mestiere difficile e non si capisce perché la nostra generazione che ci tiene così tanto a farlo bene, fa una gran fatica e patisce la solitudine.
Forse perché abbiamo alzato le aspettative, di sicuro perché non ce l’hanno raccontata giusta, quando ci hanno detto che potevamo avere tutto.
Alla fine però siamo spesso soli e non riusciamo a far entrare i nostri bisogni nell’agenda di chi decide. (basterebbe cominciare con la carta igienica a scuola)
Allora ho pensato che dovevo trovare un modo per essere insieme e mi sono inventata www.faccioquellocheposso.com che ha sempre la porta aperta, per chi abbia voglia di condividere una storia. E magari un giorno servirà a cucire insieme frammenti che dicono di noi e di come ci abbiamo provato.
Mi piacerebbe che il blog fosse ogni giorno meno mio e più condiviso, che fosse un luogo di molti.
Ma mettermi in gioco di persona è l’unico modo che conosco per far bene le cose.
Così ho preso tutti i miei quaderni colorati e li ho strizzati in un libro.
Ci saranno i miei disegni, ché farli mi rende felice.
Ma ci sarà spazio anche per i vostri, disegni, parole, perché non mi piace cantarmela e suonarmela da sola.
Dal 18 gennaio in libreria!
Nel frattempo qui ci saranno qui le voci del passaparola:
ho chiesto agli amici e chi ne avesse voglia, di regalarmi qualcuna delle loro parole chiave da genitori, per aggiungere pezzetti e cucire insieme la coperta patchwork di Faccio Quello Che Posso.
