Una recensione che è anche una lettera.
Oggi mi viene così.
Oggi mi viene così.
Cara Carlotta, grazie.
Ho letto il tuo libro, oggi, tutto.
Qui sul mio divano vista neve, ho rimandato tutto, per l’urgenza di finire.
Perché mi dispiace di non essere più lì, mi dispiace di non esserci parlate di più quando c’ero.
Perché mi dispiace di non essere più lì, mi dispiace di non esserci parlate di più quando c’ero.
Perché i muri e le vetrate della scuola sono le stesse.
Il parco dove correre anche.
E sono gli stessi Akela e Bagheera a cui abbiamo lasciato il cuore partendo.
Per questo non mi perdono di non aver saputo allungare la mano pur nei pochi minuti concitati al recupero figli.
Per questo non mi perdono di non aver saputo allungare la mano pur nei pochi minuti concitati al recupero figli.
Ma più di tutto quello che mi resta leggendoti, è che forse sono DIS tutti e tre i miei figli, o forse non lo è nessuno, e hanno tutti i superpoteri, alla faccia di tutte le certificazioni.
Perche anche noi per imparare ad allacciare le scarpe ci abbiamo messo un secolo.
La velocità ci veniva bene solo in sci.
La velocità ci veniva bene solo in sci.
E la quantità di calze perse dopo ogni campo scout ha sempre superato il numero dei piedi.
Anche per noi c’è stato un tempo in cui gli sport di squadra sono stati una tortura. Fare la sacchetta anche.
E un altro in cui i verbi li abbiamo imparati dicendo è quello in alto a sinistra nella pagina.
I cartelloni e i regadoni li abbiamo sempre fatti diversi da tutti gli altri con disegni elaboratissimi e non sempre apprezzati.
Frodo e Harry Potter sono compagni di stanza, abbiamo imparato parecchi incantesimi a memoria e abbiamo vissuto a Hogwart per almeno sei anni, dalla terza elementare alla terza media, ma 7×8 è a lungo rimasto un incubo.
Mille volte ci siamo sentiti dire: è distratto/a, guarda fuori dalla finestra, fa voli di fantasia. Oppure ora che abbiamo cambiato lingua, va tutto bene salvo la bella scrittura.
Frodo e Harry Potter sono compagni di stanza, abbiamo imparato parecchi incantesimi a memoria e abbiamo vissuto a Hogwart per almeno sei anni, dalla terza elementare alla terza media, ma 7×8 è a lungo rimasto un incubo.
Mille volte ci siamo sentiti dire: è distratto/a, guarda fuori dalla finestra, fa voli di fantasia. Oppure ora che abbiamo cambiato lingua, va tutto bene salvo la bella scrittura.
E mi chiedo, a chi non è capitato almeno uno degli episodi che racconti?
Non è che quella precisione tutta milanese, quell’affanno e competizione, nascondano poi solo tanta paura? (ne avevo scritto qui)
Non è che quella precisione tutta milanese, quell’affanno e competizione, nascondano poi solo tanta paura? (ne avevo scritto qui)
Perché comunque anche la migliore delle scuole non è attrezzata per scoprire i superpoteri e noi genitori facciamo quello che possiamo.
Leggendoti credo ancora di più che la strada giusta sia starci vicini, darci una mano, e raccontarci storie, per questo ho fatto #faccioquellocheposso, per questo ti ringrazio per la tua di storia.
Leggendoti credo ancora di più che la strada giusta sia starci vicini, darci una mano, e raccontarci storie, per questo ho fatto #faccioquellocheposso, per questo ti ringrazio per la tua di storia.
Si legge in un pomeriggio, e ci si trova migliori.