Un groviglio in copertina.
Così ancora una volta Alberto Pellai e Barbara Tamborini ci fanno capire di essere dalla nostra parte.
Di sapere esattamente come si sentono i genitori di un preadolescente.
O chi, come me e loro, in casa ne ha più di uno e di generi diversi.
È una matassa che un poco si può dipanare, ma in buona parte di sbroglierà da sola, crescendo.
Ma per noi genitori è sempre più difficile capire quando e quanto intervenire. E ciò non fa che generare ansia, che non è certo la migliore consigliera.
Quelli che Alberto e Barbara ci regalano sono strumenti di conforto, per noi che spesso possiamo solo restare a bordo campo.
Ma che possiamo imparare a farlo nel migliore dei modi.
Ci fanno scoprire che a volte un passo indietro è più utile che un intervento drastico.
Lasciare che i figli sbattano il naso su un’insufficienza può valere più di mille prediche.
Quelle che io ho amato di più nel loro libro sono le indicazioni per comprendere quello che sta succedendo nel cervello dei nostri ragazzi.
Quel pizzico di neuroscienze, che gli autori ci rendono comprensibili, per me è stato liberatorio.
Un’assoluzione per tanti comportamenti adolescenti, una guida su come e quando alzare la guardia per noi genitori. Ci sono cose che è ingiusto pretendere subito, ma ci sono responsabilità che è bene delegare loro per consentirne la crescita. Ci sono poi i momenti in cui non dobbiamo lasciarli soli.
Alberto Pellai e Barbara Tamborini ci accompagnano in questo percorso, aiutandoci a trovare le giuste dosi.
Ci suggeriscono anche molti film da vedere in famiglia per parlarne insieme.
E alcune preziose domande per interrogarci sul nostro essere genitori.
Io non posso che ringraziarli e domani sarà questo che dirò loro.
Mi hanno invitata a discutere del l’età dello tsunami, domani allo spazio DeA Planeta Libri
a Milano.
Ci sarà uno streaming, ma se avete domande da porre posso portarle con me.