Ieri col Dipartimento della Magia ho lanciato un sassolino nell’acqua, ora da Faccio Quello Che Posso mi arrivano delle interessanti risposte, che pubblicheremo nei prossimi giorni. Ci scuserete se per qualche post saremo un pò seri, ma ce l’hanno proprio chiamata. Noi lavoriamo ogni giorno perché si parli di genitori e non di mamme, e le parole contano, parecchio, come si vede dalle riflessioni che seguono di Emanuele Patti. Solo qualche momento per pensare a quante cose tocchi il nostro essere genitori ogni giorno, poi potremo tornare sereni a ridere e fare castelli di sabbia coi nostri bambini.
L’ articolo di Alessandra” il dipartimento della magia” ha il pregio appunto di “smagare” in poche, semplici ed efficaci riflessioni una visione arcaica e populista della donna. Non serve altro per capire quanto sia sbagliata quella visione che ci riporta ad un epoca che speravamo fosse passata, ma che in realtà sta grazie alla crisi di questi ultimi anni ( culturale ed economica) riemergendo con preoccupante visibilità nel nostro Paesotto.
Oggi scopriamo che il dipartimento in oggetto, servirebbe anche a far fare più figli per evitare l’estinzione della razza italiana, così è stato detto da una dirigente del Pd proprio in queste ore. ( ndr. la dirigente PD si è scusata e ha ritirato l’intervista)
Un idea complessivamente abominevole, che fa rabbrividire, non tanto per l’evidente discriminazione dei papà o dei maschi in genere, di cui potrei anche fregarmene visto l’enorme potere che ancora deteniamo in eccesso e in sovrabbondanza in questa società, ma soprattutto per le ricadute materiali nella vita di molte donne, dovute alle conseguenze che questo messaggio instillerà in tanti maschi palluti italiani.
La donna è mamma, punto.
Direte, come si può collegare una scelta a favore della donna in un pericolo per la sua vita: stai forzando, sei obnubilato dalla politica, dall’opportunismo antirenziano.
Vi dico allora che non conoscete i maschi, non li capite. Non capite che messaggi del genere sbrigliano invece che imbrigliare.
Non c’è quindi solo un problema etico, di comunicazione corretta, di filosofia e di “egalitè” ma un enorme pericolo sociale di ordine pubblico, ed il tutto per prendere qualche manciata di inutili voti in più in un’Italia che non brilla certo dentro, dietro e fuori le mura domestiche.