Adolescente al terzo giorno di scuola:
– La mia nuova classe è bellissima: un quarto sono più o meno italiani, cioè hanno almeno un genitore, o i nonni, magari non parlano proprio italiano a casa ma lo capiscono, almeno il dialetto; un quarto sono più o meno spagnoli, un altro quarto francesi, e poi un quarto misto.
–Cioè?
–Uno svizzero e poi da altre parti del mondo, c’è un ragazzo afroamericano simpaticissimo, i suoi gli hanno proibito di tornare negli Stati Uniti, ovunque, ma non negli USA in questi anni.
–Wow, e i professori?
–Simpaticissimi quasi tutti, la scuola ha aperto l’anno scorso, quindi molti sono giovani e si vede che gli piace. Quella d’inglese è proprio inglese con un accento perfetto, ma di orgine algerina, quella di francese ha il cognome tedesco, quello di chimica è mezzo spagnolo, quello di matematica finalmente uno bravissimo e simpatico, ha il cognome greco, storia dell’arte ha il nome francese, primo cognome tedesco, secondo italiano.
Viva il gymnase!
Noi qui lavoriamo per l’integrazione e non pensiamo alle percentuali.