Stamattina alle 8,00 mia madre era in treno. Tornava a casa sua.
Si è alzata con noi alle 6,30 ha disfatto il suo letto, messo il piumone nel cassone sotto il divano, fatto colazione con il primo turno, preso il suo trolley, salita sul bus, fino in stazione.
Perché lei è una nonna in treno.
Da due anni, quando siamo emigrati, lei si è fatta la carta demi-tarif e ogni mese arriva, se non scendiamo noi.
O anche di più, se c’è un esame, un compleanno, un’emergenza.
Abbiamo un calendario condiviso on line, lei si organizza in autonomia.
–Ho visto che lunedì hai la riunione a scuola, allora vengo venerdì per la festa, dovrei arrivare in tempo per la torta, e riparto martedì mattina.
Il modo è sempre quello di mia madre, rendersi utile senza tante cerimonie, c’è sempre quando c’è bisogno, vietate smancerie.
Così era qui il giorno del dito, è rimasta coi grandi mentre io e il piccolo salivamo in ambulanza con la falange nel saccchetto col ghiaccio.
Ha fatto avanti indietro tutto il mese di giugno, un po’ per vederlo guarito, ma soprattutto per inseguire suo fratello diplomando con la letteratura francese e le preposizioni tedesche da ripassare.
Poi è tornata praticamente in giornata per godersi la soddisfazione del diploma.
Non so quanti treni abbia preso in questi due anni. Poi ci sono i ripassi di tedesco e latino in video, che a noi il Cepuonline ci fa un baffo.
Le due intoccabili settimane sull’Adriatico coi nipoti.
Il weekend a fine agosto, lei copre le retrovie, noi partiamo da soli.
L’invasione d’ottobre quando ci piazziamo in casa sua per dieci giorni e usciamo sempre e solo a vedere i nostri amici.
Con l’emigrazione abbiamo cambiato i rituali, ma abbiamo continuato a fare famiglia.
Quando dodici anni fa ha comperato casa sotto di noi eravamo tutti più compiti. Abitare così vicino imponeva rituali di rispetto dei confini. Poi i confini sono diventati reali e noi allegramente ce ne freghiamo.
Per bilanciare poi si è fatta avanti anche l’altra nonna che è il genio delle gif. Così gli auguri sono sempre illustrati via whatsapp. Con lei i rituali sono fatti della pizza appena sbarchiamo a Milano, delle scarpe di calcio nuove a ogni stagione. Del gelato all’angolo prima di partire.
oggi scopro essere la #festadeinonni e noi la festeggiamo alla nostra maniera con le nostre nonne moderne e multimediali. Nonne expat.