– Ah mamma, poi ieri al corso di educazione sessuale ci hanno anche detto un’altra cosa.
– Ah bene cosa?
– Ci hanno detto che ci sono dei posti, tipo quello dove mi hai portata a Milano, dove si può andare se abbiamo un problema, anche solo per fare delle domande.
– Dei consultori?
– Ecco sì, hanno detto che si chiamano PROFA e ci hanno fatto vedere dove sono e ce n’è uno anche vicino alla nostra casa nuova. E sono gratuiti.
– Benissimo, poi se vuoi una volta ti ci accompagno e andiamo a vedere com’è. Ma se preferisci andare senza di me, va bene lo stesso.
Poi questa mamma curiosa è andata a vedersi cos’è questa PROFA e ha scoperto che è una fondazione privata di pubblica utilità riconosciuta dal cantone, la cui ragione d’essere è “la difesa della libertà di scelta per gli uomini e le donne del canton Vaud nell’ambito dell’intimità”.
Questa bella cosa viene messa in pratica attraverso gli Spazi Parola, aperti a tutti e che offrono i servizi di un consultorio come me li ricordavo io da quando ero piccola.
- L’éducation sexuelle
- La consultation de santé sexuelle – planning familial
- Le centre de compétences prévention VIH-IST
- Le conseil en périnatalité
- La consultation de couple et de sexologie
- La consultation LAVI (Loi sur l’aide aux victimes d’infractions)
Ma soprattutto lavorano in grande collaborazione con le scuole, dove tutti gli anni fanno corsi di educazione sessuale per insegnanti e bambini a partire dai sei (6!) anni, e forniscono consulenza e supporto anche su come affrontare situazioni drammatiche come quelle di sospetto abuso.
Allora sempre la stessa mamma curiosa è andata anche sul sito del cantone e ha cercato educazione sessuale, e l’ha trovata, una bella pagina con un link a tutti i documenti di riferimento sull’educazione sessuale.
E questi documenti sono tanti e sono lì, trasparenti, accessibili a tutti. Si possono scaricare.
Vanno dalle istruzioni per come deve comportarsi un’insegnante che sospetti una situazione di maltrattamento. (due pagine, semplici, con i riferimenti di chi contattare per farsi consigliare, ché è facile perdere di lucidità davanti a certe cose, e avere una lista aiuta, ed è bene che sia uguale per tutte le scuole così non ci sono discriminazioni)
A esempi di lettere da scrivere alle famiglie per annunciare il corso che verrà seguito dai loro figli. ( non è mai facile annunciare alle famiglie che i loro bambini parleranno di sesso, e la segreteria di una scuola non è tenuta a saperlo fare con le competenze di un mediatore culturale, ma con un esempio scritto tutti possono fare meglio)
A come impostare una lezione di educazione sessuale in una classe molto mista, con differenze linguistiche, e di competenze. ( la mixité è un dato di partenza, sul quale lavorare con competenza per portare a tutti gli stessi diritti)
A una dettagliata Dichiarazione dei diritti sessuali che mi ha fatto capire quanto sia datata l’immagine della Svizzera come paese chiuso e bigotto.
Certo ci sono molte valli sperdute, dove l’illuminismo stenta ad arrivare.
Ma provo a immaginare in Italia, se portassimo oggi in parlamento un testo dal titolo Dichiarazione dei diritti sessuali, tremo a pensare cosa ci sarebbe dentro.
Sospetto non includerebbe
“il diritto dei giovani a essere informati per poter scegliere liberamente il proprio orientamento sessuale, e di tutte le persone, in particolare le donne ad avere accesso a tutte le informazioni, e l’assistenza medica riguardo la contraccezione, l’aborto, la salute sessuale”,
e penso che io ho le spalle abbastanza solide per tornare in patria, anche domani, ma sono felice che i miei ragazzi possano fare qui quel pezzo di cammino fondamentale e delicato che è l’adolescenza.
Grazie! Molto interessante come i vs libri!! Mi può consigliare qualche libro o materiale x educazione sessuale a un bambino di 9 anni? Grazie!
Grazie Alessandra,
per i consigli volentieri, anche se non ho ancora trovato un libro che mi soddisfi pienamente. Coi miei ragazzi a quell’età avevo comperato due libretti della Usborn https://www.usborne.it/consulta-e-acquista/il-catalogo/collana/3/810/che-cosa-mi-succede/, che avevano il difetto di essere divisi in libro rosa per ragazze e libro azzurro per maschi, io li avevo presi entrambi proponendo a fratello e sorella di guardarli insieme. Nel catalogo della casa editrice Settenove, http://www.settenove.it, ci sono diversi titoli per bambini, genitori, insegnanti e tutti vanno nella direzione anti stereotipi, anche se non direttamente di educazione sessuale. Trovo che a nove anni il tema principale sia quello dell’identità e del rispetto, di solito è già intervenuto il senso del pudore, e la diffidenza verso l’altro genere, arrivano frasi come ” le femmine sono…i maschi sono…” a noi genitori sembrano normali, anche divertenti, ma possono essere macigni nella costruzione dell’identità. Un bambino che ami giocare con le bambine potrebbe provare imbarazzo e smettere, scavando un primo solco di discriminazione. Vale la pena di portare l’attenzione sulle parole. Non è detto che cambi molto, mio figlio minore continua a schifare le femmine della sua classe e adorare sua sorella, ma sapere che non è gentile e poi magari che non esistono cose da maschi e da femmine. Nove anni è il momento per piantare questo seme secondo me.