Lo spaccone o della fratellanza

Domenica.

- Ehi ragazzo noi dobbiamo andare un momento a controllare una cosa in cantiere altrimenti non sarà mai una casa. Tu perfavore puoi stare una mezz'ora con tuo fratello?

- Ma io devo studiare francese è l'ultimo voto decisivo!

- E cosa devi studiare?

- Devo ripetere teatro è difficilissimo.

- Perfetto! Tuo fratello può aiutarti benissimo, lui in teatro è bravissimo, e il francese lo parla meglio di tutti noi.

- Appunto, che palle, poi lui fa lo spaccone.

- Uffa, senti noi andiamo e torniamo, non sarà una tragedia.

Martedì.

- Mamma ciao, sto tornando fra dieci minuti arrivo in stazione, mah...mio fratello è impegnato oggi pomeriggio?

- No siamo qui solo io e lui, tua sorella è ad arrampicare e torna tardi, perché?

- Mmm, ecco, volevo chiedergli se mi aiutava ancora con teatro che è domani.

- Ah, glielo dico, ma ha appena cominciato a vedere la registrazione di Italia- Olanda. Non so se sarà disponibile, ma se vuoi ceniamo presto e ti aiuto io.

- Mmm, grazie, ma no, mi serve proprio lui, cioé lui mi fa proprio quell'accento vodese che è quello che mi serve. Con mia sorella quando mi chiede il vocabolario il suo obbiettivo è che io mi levi dai piedi il prima possibile, legge la lista che sembra Eminem, il nano invece quando studia con me, il suo obbiettivo è che io lo sappia e insiste fino a che non lo so bene.

- Capisco, ma dovrai competere con la Nazionale o accontentarti di me. Poi se capita, diglielo che ti fa piacere che ti aiuti.

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