Lunga vita agli scout che oggi se li prendono per una giornata sulla neve h 9-17.30.
Il cielo è terso, il sole sorge nel limpido azzurro, la circolare una volta tanto era chiara ed efficace: abiti caldi, pantaloni da sci, guanti, sciarpa, cappello, buone scarpe da marcia resistenti all’acqua ( in francese étanche è inequivocabile) picnic e borraccia.
– Tesoro che scarpe metti domani?
– Le mie.
– Se intendi le scarpe da ginnastica estive, che abbiamo comperato a Pasqua in Inghilterra quando siamo andati a trovare tuo fratello e non hai più tolto, escludo, andate nella neve.
– Uffaaa, mamma, non ho altre scarpe!
– Mi permetto di dissentire, hai una cassa di scarpe, mi rendo conto che la maggior parte sono ereditate, ma di sicuro per andare nella neve c’è qualcosa di meglio.
– Ehi Bro, perché non metti quegli scarponcini zarrissimi, mi sembrano il tuo stile, guarda li mettono tutti i rapper più tamarri, poi però ti serve la catenazza d’oro.
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– Grazie fratello maggiore, apprezzo il contributo culturale, ma io stavo cercando di seminare un po’ di razionalità, gli scarponcini andrebbero benissimo, ma non è che tuo fratello deve fare tutte le tamarrate che non hai mai fatto tu.
– Gli scarponcini sono scomodi, non li metto.
– Ok, ti chiedo solo di provare queste scarpe, che IO ho recuperato dalla cassa, e di sceglierne un paio che coprano la caviglia e ti vadano ben per domattina.
-Io odio provare i vestiti, preferisco morire.
– Mi spiace, perché ti tocca provare anche i pantaloni da sci.
La serata si fa intensa, ma in qualche modo si arriva a concordare una mise di pantaloni, doposcì, felpa e giacca vento, gli accostamenti di colori sembrano una scatola di evidenziatori, ma non son questi i problemi.
Stamattina h 8.00:
– No, ma io così muoio di caldo, non mi posso mettere tutta questa roba!
– ?? Una maglietta e una felpa tecnica sottilissima sotto la giacca vento? Meno di così vai nudo, i capi hanno scritto abiti caldi.
– Tu sei la solita esagerata, sei fanatica del freddo!
– Non ho intenzione di fare questa discussione adesso, mangia, vai in bagno e poi ti metto anche la crema in faccia!
– Noo, la crema no! Tu mi vuoi morto!
– Non mi dare certe idee.
– Queste scarpe sono scomode, io devo camminare!
– Marito per favore oggi è quella volta l’anno in cui ti tocca occupartene, io non posso più avere questa discussione irragionevole.
– Ok, allora tu ti metti i doposcì e portiamo quelle basse in macchina, se alla partenza hanno tutti le scarpe basse ti puoi cambiare.
– Il cappello però escludo!
Grazie al cielo sono partiti, pare che le due teste più dure e irragionevoli della mia famiglia abbiano avuto un dibattito all’ultimo paio di piedi, secondo uno tutti calzati da scarpe basse, secondo l’altro tutti in doposci. Ma ai matti dicono di dare sempre ragione…
e la mia saggissima nonna veneta diceva: “metteghe anca i scarpe purché vadan”
buon anno scout a tutti e soprattutto buona adolescenza.
GIOVANNI GIOVANNINI
OTTIMO…, scritto con testa e cuore, con grande attenzione, pazienza e… speranza.