Sabato sembrava un qualsiasi pomeriggio tranquillo d’inizio estate.
La scuola agli sgoccioli, esami finiti, gran caldo anche qui, la vita ci sorrideva, ma ancora non sapevamo che il meglio doveva venire.
Stavamo facendo avanti indietro traslocando computer e stampante da camera di mio figlio al mio studio parlandoci da una finestra all’altra come veri italiani, quando dalla piazza compare baldanzoso E. con una incredibile camicia e il suo annaffiatoio pieno, e si mette bagnare le ortensie.
-Buongiorno E come va?
-Buongiorno signora, va, grazie.
– Guardi che abbiamo appena aggiustato la pompa, se vuole per innaffiare le ortensie può prenderla qui l’acqua, senza fare avanti e indietro dalla fontana in piazza.
–Grazie signora, ma lui non vuole.
–Ah, ma chi scusi? Monsieur B non vuole che usi la nostra acqua per innnaffiare i nostri fiori?
– Eh no, signora, perché quella della piazza non costa niente, capisce eh?!
Rimaniamo basiti da tanta inusitata loquacità, inequivocabilmente sostenuta dall’elevato tasso alcolico alle sei di sera.
Già l’apparizione di E e della sua nuova camicia havaiana era stata una visione.
Poi si mette pure a parlare, e di Monsieur B!
Non sapevamo davvero cosa dire, ma davvero non volevamo essere scortesi. E non si ferma.
-Già, lui non vuole che usi quest’acqua, ma speriamo che torni presto. Perché questi fiori hanno bisogno di tanta acqua, vede le ho messe io, le ortensie dovrebbero durare anche l’inverno, gli altri invece erano morti.
–Eh già, ormai è tanto che è via Monsieur B, quasi un mese credo.
– E’ partito il ventidue, è più di un mese che è laggiù.
–Ah è andato in Marocco?
–Eh sì, sua moglie sta là, e lui è andato a fare quella cosa che mangiano solo quando va giù il sole.
–Il Ramadam? MonsieurB è andato in Marocco a fare il Ramadam?
– Eh già, quella cosa lì.
Quindi il nostro padrone di casa dall’età indefinita tra il settanta e i novanta, figlio di contadini svizzeri da infinite generazioni, che possiede mezzo villaggio, costringe il suo malridotto amico e aiutante a trasportare innaffiatoi pieni per la piazza per risparmiare sull’acqua.
Intanto lui che vive ancora nella casa in cui è nato, parte per il Marocco per fare il Ramadam con una fantomatica moglie che qui non si è mai vista, perché lei odia il freddo.
Il mistero si infittisce.
E come dice mio figlio minore Sono Pazzi Questi Svizzeri
* Mi sono permessa di violare la privacy e pubblicare una foto, per quanto sfuocata di E, perché i risvolti inquietanti della storia potrebbero far pensare che io mi stia inventando tutto. Prometto di non fare più la stalker. Ma se mi dovessi trovare invischiata negli affari di una cellula clandestina animata dai vecchietti del BarLume, siete testimoni, non c’entro nulla.