Un prato per l’otto marzo,
che qui c’è voglia di primavera.
E vorrei essere a spasso per le strade della mia città,
coi capelli al vento
e un vestito colorato,
come ho sempre fatto da ragazza.
Questa volta vorrei avere mia figlia per mano,
a lei vorrei raccontare
come è bello essere femmine,
come il mondo ti possa sorridere.
Vorrei per lei i passi lunghi dei miei sedici anni,
con le spalle leggere
e la bicicletta blu.
In mano un mazzo di rose bianche,
regalo di un amore giovane.
Gli occhi che brillano,
davanti la vita intera,
fiduciosa che per lei,
non ci siano troppe salite.