Un papà normale.

COP_Bussola

Matteo Bussola, Notti in bianco, baci a colazione, Einaudi

È uscito questa settimana, lo aspettavo per leggerlo tutto d’un fiato, ché un pezzo per volta su Facebook dà meno soddisfazione.
Ero curiosa e non sono stata delusa.

Non cercavo qualcosa di speciale e sono stata accontentata.
Da sempre sono in cerca di papà normali,
Non me ne abbia Matteo Bussola, ma io ho una passione per i papà normali.
Quelli che decidono di esserci perché sì.
Non perché sono separati, o è successa qualche disgrazia di quelle che cambiano tutto, oppure le mamme dei loro figli fanno un lavoro impossibile o chissà quale altra ragione della vita che li ha proiettati in prima fila a fare i papà speciali. Di quelli ne conosco di fantastici.

Ma mi mancano in quantità i papà normali, quelli che forse non hanno avuto bisogno di decidere di mettersi a fare il papà, è normale.
E così nelle loro famiglie diventa normale essere in due a preparare la colazione, ad alzarsi la notte perché si sente una brutta tosse, ad assistere alla partita di pallavolo, a partire per lavoro e a restare a preparare la cena. E si ride, si piange, ci si emoziona insieme, se la mamma parte la si saluta via Skype e la mattina si impara a fare le trecce con un tutorial.

Mi sembra un normale bellissimo, di quelli che… ne avrebbero diritto tutti e che potrebbe cambiare il mondo.
Ne basterebbe uno in ogni casa.
Un normale così diventa molto speciale, una cosa da eroi dei fumetti, come quelli che disegnano e scrivono Matteo e Paola.

Perché abbiamo davvero bisogno di riscrivere la storia di come è normale crescere i bambini, ci sono troppe stupidaggini ancora in circolazione.
C’è ancora chi crede che basti un semino per avere dei diritti o che quello che conta sia portare a casa uno stipendio.

Poveri illusi…
” Non si raccoglie quel che si semina e basta, non è vero niente. Raccogliamo solo ciò di cui ci prendiamo cura sempre”

Grazie Matteo e grazie Paola, ché bisogna essere almeno in due per scrivere una storia così bella, meglio in cinque.

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