La festa di fine anno pare andata bene.
Molto svizzeramente alle 10.15 uscivano tutti dalla sala.
In uno svolazzare di gonnelline e capelli al vento, accompagnate da un chiacchiericcio frizzante, si dirigevano come farfalle verso i genitori in attesa, chi a piedi, chi accanto a un’automobile.
I maschi più sommessamente, qualche pacca sulle spalle, qualche cinque battuto, si allontanavano soli o in piccoli gruppi.
La grande attesa è sempre foriera di delusione, ma a dodici anni essere zen e vivere nel presente è davvero difficile.
– ciao tesoro vi siete divertite?
– sì però mettevano sempre le stesse canzoni, ne avevamo preparate cinquanta e loro mettevano sempre le solite!
– ah capisco, ma comunque siete riuscite a ballare un po’?
– sì un po’ sì, infatti ho male ai piedi, anche Madame L. ha ballato, anche un lento…
– ah bene e con chi?
– con un altro prof.
– e voi avete ballato coi maschi?
– ma mamma, i maschi sono degli schifosi!
– ??
– Noi ci siamo tutte messe carine, tutte con un vestito o una gonna, truccate e pettinate….loro non si sono neanche cambiati da com’erano stamattina a scuola, e hanno anche giocato a calcio ai giardinetti oggi pomeriggio..e poi sono venuti così com’erano!
Sul mio fronte quest’affermazione scioglie parecchi nodi. Posso stare ancora rilassata per la mia bambina, vedremo a settembre nella scuola dei grandi se sono tutti schifosi. Posso anche stare serena sui suoi fratelli, quando li sento litigare con lei temo di aver cresciuto degli orridi maschilisti, ma almeno che per andare a una festa ci si mette la maglietta pulita, sono certa di averlo loro insegnato!