È stato in un preciso momento, quando ho realizzato che Eu, il figlio maggiore, è diventato grande, non che prima di allora fossi stata estranea ai suoi cambiamenti ma quel giorno, a pranzo, tutti insieme con un amico, al tavolo di un ristorante all’aperto, ho capito, nel profondo, che il mio comunicare con lui, la mia presenza, il mio intervenire avrebbe cambiato forma.
E’ bastato il tempo di un caffè.
Alla mia opposizione, spontanea, veloce, automatica ad un caffè ordinato da lui con:
hai q u i n d i c i a n n i !!
il suo sguardo si fa contrariato, sorpreso e ne risponde con:
e allora, se voglio bere un caffè?
Eccolo il momento preciso in cui ho visto, in tutta la sua bellezza, la persona che avevo davanti, quella con cui non ci sarà più bisogno d’impormi ma con cui mi relazionerò confrontandomi in un modo nuovo.
Senza nostalgia di ciò che abbiamo lasciato alle spalle voglio godermi attimo dopo attimo quello che è adesso facendolo passare nel mio cuore, magari accompagnandolo ad una tazza di caffè!