Per tenerci stretta l’ortografia della lingua madre, qui la domenica si organizzano grandi partite a Scarabeo.
La passione scalda gli animi, e verso la fine della gara si tenta l’impossibile:
– Valgono le parole francesi?
– No, solo italiano, come dice il regolamento.
– Valgono i nomi dei calciatori?
– No.
– Mamma, vale anzianoso?
– No, non vale.
– Ma dai, uffa, con solo due lettere avrei fatto 162 punti.
– No, non esiste, però è molto bella, posso pubblicarla?
– No.
– Peccato, magari ci scriveva l’Accademia della Crusca, come a petaloso.
– Dai sì, così se loro dicono che è valido io faccio 162 punti!
– Si però poi bisogna cambiare tutto lo Scarabeo.
Hanno vinto loro, di poco. Ma per onore di cronaca bisogna dire che hanno anche calcolato da soli i punti, e che il regolamento si è dimostrato piuttosto flessibile e di manica larga.
E per cortesia se anche qualcuno dell’Accademia della Crusca fosse all’ascolto, tenete conto che si tratterebbe di un precedente pericoloso, qui per vincere si è disposti quasi a tutto. Meno che a mangiare la verdura cotta.