Giornata mondiale dei diritti dei bambini. Il mio decalogo.

  • I bambini hanno diritto a cure parentali adeguate. Per questo i genitori devono poter usufruire di congedi adeguati. In particolare, di un periodo di astensione che li veda entrambi a casa per un riassetto organizzativo della neo famiglia (intesa come luogo dove ci si vuol bene, in tutte le sue forme ed estensioni)
  • I bambini hanno diritto ad essere sempre i soggetti principali da tutelare. Per questo chi li considera pacchi da mollare qui e lì, senza considerare il loro benessere fisico e psichico dovrebbe cadere dalle gradinate di Montecitorio, farsi un po’ male e possibilmente non metterci più piede.
  • I bambini hanno diritto di vivere in un Paese che rispetti i diritti fondamentali dell’uomo. Un Paese dove possano crescere liberi, uguali e responsabili. Dove se ci nasci sei un cittadino come gli altri. Se ci arrivi, sei accolto. Se naufraghi davanti alle sue coste, sei soccorso. Dove se sei un minore non accompagnato, sei accudito e tutelato.
  • I bambini hanno diritto a una scuola libera, che rispetti la loro natura e ne esalti le loro potenzialità. Una scuola che insegni matematica, storia, italiano, arte, geografia, tecnologia, scienze la musica. Insomma, la bellezza. Ma anche una scuola che trasmetta valori, che faccia educazione civica e, come ci ha insegnato la Montessori (una delle menti più grandi e inascoltate in questo Paese) educazione sentimentale. Perché riconoscere i sentimenti, propri e quindi di riflesso quelli altrui, non è forse la base per essere empatici, portare rispetto, abbattere le differenze?
  • I bambini hanno diritto ad un pianeta che produca ancora HO2 per i prossimi mille anni, dove l’acqua si possa bere, la temperatura rimanere costante e i ghiacciai possibilmente rimanere lì dove sono. Dove ci sia rispetto per tutte le specie viventi e non solo per quella, tanto evoluta, da portare morte alle altre.
  • I bambini hanno diritto al fancazzismo e ad avere genitori che smettano di considerare tutto troppo sul serio. Hanno diritto alla stanchezza, ad essere disorientati, ad aver paura, al fallimento, alla noia. Hanno diritto ad avere genitori che comprendano (ossia prendere con sé) la stanchezza, il disorientamento, la paura, il fallimento, la noia.
  • I bambini hanno il diritto alla salute e ad amare il loro corpo. E per questo gli adulti devono proteggerli da ogni abuso o paura che possa intaccare la loro salute psicofisica e si riversi sui loro corpi.
  • I bambini hanno diritto ad un villaggio che si prenda cura di loro; ad una rete di relazione che aiuti e sostenga la genitorialità. Perché essere genitori non è quasi mai, una faccenda semplice. Ma una questione di fare quel che si può. Insieme,
  • I bambini hanno diritto alla fantasia, allo spazio, ad avere tempo di qualità che i grandi confondono sempre con quantità.
  • I bambini hanno diritto al sorriso. A noi il dovere di preservarlo. Sempre.

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